domenica 6 maggio 2012

La mia esperienza dell'aldilà






Mi scrive una gentile amica di una sua esperienza dell'aldilà, che pubblico molto volentieri perché penso che in molti l'abbiano sperimentata.

Inizia con questa premessa:

"Credo fermamente nell'aldilà,  perché  sono convinta che la nostra vita non avrebbe senso, se tutto finisse sotto due metri di terra."

Tanti anni fa mi sono sentita male nella stanza da bagno, per un difetto della stufa a metano che la riscaldava. Infatti la stanza era satura di monossido di carbonio. Per fortuna qualcuno si é accorto e tempestivamente mi ha portato   fuori e distesa sul letto della mia cameretta.
Sentivo lontanamente delle voci che mi chiamavano (erano i miei genitori che tentavano di svegliarmi) , mentre viaggiavo,solo con la testa,il mio corpo non lo sentivo più,  ad una velocità   supersonica verso  una grande luce che si trovava alla fine di un tunnel.
Giunta alla fine di questa galleria mi ritrovai in una splendida valle piena di fiori, avvolta in una leggera nebbiolina. Mi sembrava di essere  nella valle di Matelda così ben descritta nel Purgatorio di Dante.Ebbi una sensazione di pace, e di tranquillità che fino ad allora non avevo mai provato. Sullo  sfondo vidi un grande portone che ad un certo punto si aprì e dal quale uscì  un'eterea  figura di uomo, molto anziano,con una fluente barba bianca che mi veniva incontro. A metà strada però   si é fermato, si é voltato ed é scomparso dietro al portone.
In quel momento mi svegliai e mi trovai circondata dalla mia famiglia, e le prime parole che pronunciai furono : Ma perché mi avete chiamato? Stavo così bene dov'ero...evidentemente non mi ero resa conto del pericolo corso.

A questo proposito vi voglio rimandare qui.