giovedì 26 gennaio 2012

Mariti e mogli anche in Paradiso





Uniti nella buona e nella cattiva sorte, certo: ma non solo su questa terra, bensì mariti e mogli anche in Paradiso.

A chiarirci le idee provvede il nuovo saggio di don Bruno Ognibeni, "Il matrimonio alla luce del Nuovo Testamento": dopo la morte é lecito contemplare tra moglie e marito solo la cessazione dei rapporti fisici, non di quelli affettivi.

L'autore é un autorevole studioso, docente di teologia Biblica presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II.Ma ancor più sono autorevoli le fonti cui si abbevera: ciò che rispose senza tentennamenti Gesù ai Sadducei, che gli proposero l'esempio della donna andata sposa a sette fratelli, morti uno dopo l'altro.
"Quando risorgono dai morti, non prendono né moglie né marito, ma sono come angeli nel cielo", fu loro risposto da Cristo.

Aspetto questo, ripreso dagli antichi, dai Padri della chiesa, come Tertulliano secondo cui chi é sposato é destinato a mantenere anche nell'aldilà un'intimità spirituale col proprio coniuge, quanto dai  moderni, anzi dai contemporanei, come Giovanni Paolo II, che, nelle sue catechesi sull'amore umano ha ribadito come i corpi coniugati conservino anche nella resurrezione il proprio significato sponsale, sia pure "vissuto in modo del tutto nuovo". 
Tant'é che, in occasione della beatificazione degli sposi Beltrame Quattrocchi, papa Wojtyla spiegò con chiarezza come i due beati proseguissero in Cielo la serena vita di coppia, iniziata sulla terra. 
In che forma? E' troppo da chiedersi a noi comuni mortali, oggi.

Tuttavia possiamo cullarci in questa, che ci viene proposta come una certezza: non vi sarà interruzione nell'unione delle anime, che tanto condivisero le proprie esistenze in questo mondo, quanto potranno condividere poi la propria eternità nel Regno di Dio.

9 commenti:

  1. Molto interessante.
    Ormai buon fine settimana.
    Mandi

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  2. Grazie Rosetta.
    Buona domenica anche a lei.
    Mandi

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  3. ciao Oreste, felice di conoscerti,grazie della visita al mio blog ricambio con piacere, interessante il tuo blog, mi sono iscritta ai tuoi followers, ora ti seguo!!
    ciao felice giornata!

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  4. Caro don Oreste che splendida idea questo blog!!!! Un abbraccio!

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  5. @Nanussa- speedy70:grazie mille della visita.
    A presto

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  6. Sono proprio d'accordo:"Ciò che Dio ha unito nessuno osi dividere"...x sempre rende l'idea!

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  7. Flò il tuo credo é ammirevole.
    Continui così

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  8. Don Oreste, grazie per le sue parole, io ho perso mia moglie da poco più di un mese, aveva 53 anni ci conoscevamo da quando lei aveva 15 anni e io 18. Ora sono disperato, il dolore per la perdita, il rendermi conto con terrore che non la vedrò più, non la sentirò più, non l'abbraccerò qui su questa terra mi angoscia e il solo avere il dubbio che in cielo si perda la nostra identità, il ricordo dei nostri affetti, dei nostri amici perchè immersi nell' amore infinito di Dio mi distrugge. Poi penso che se però Dio è amore infinito, Dio ci ha creato uomo e donna perchè ci amassimo non può disperdere questo patrimonio di amore ma questo amore tra marito e moglie DEVE essere eterno e non "finchè morte non vi separi". La prego me lo confermi ancora una volta, mi sarà di grande conforto in questo momento di smarrimento e disperazione.
    Grazie, Franco

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  9. Buonasera a tutti,
    vi racconto la mia storia.
    Dopo un matrimonio fallito, purtroppo non per mie mancanze, ma per le violenze verbali e non, del mio ex, ho incontrato un uomo, anche lui divorziato, che ho amato e che mi ha amata in un modo straordinario.
    Preciso che nel porre fine al mio precedente matrimonio, mi sono rivolta costantemente con fede a Dio e alla Madonna, chiedendo perdono e chiedendogli che mi indicassero la giusta strada da seguire.
    L'ho fatto sinceramente e col cuore a pezzi.

    La nuova unione, col mio compagno è stata meravigliosa, abbiamo creato una famiglia (io, lui e il bambino avuto dal precedente matrimonio) piena di Dio, Amore, altruismo, fedeltà, rispetto, sono certa che le nostre anime fossero destinate ad amarsi sopra ogni cosa.
    Mentre aspettavamo il nostro primo figlio, questa estate, lui ha avuto una emorragia cerebrale ed è morto due mesi dopo, senza aver visto o saputo della nascita di nostro figlio.

    Lo adoro con tutta me stessa e ho deciso di mantenermi fedele a lui, nel corpo e nell'anima,
    perchè quando lo raggiungerò spero di essere sua moglie dinanzi agli occhi di Dio, per l'eternità.

    Cosa mi risponde Padre?
    Dio puo' benedire anche l'unione di due "peccatori"?
    Grazie!

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Grazie per il vostro commento.