sabato 7 gennaio 2012

La mamma é colei che...




Mi sono pervenute due Piccole Luci che pubblico in questo spazio , dove ognuno di voi può accendere la sua, non é necessario firmarsi...
Una é una preghiera, l'altra una riflessione per ricordare una persona cara che non c'é più, perché si sa, spesso il dolore "Partecipato" sembra meno lacerante, se condiviso.

 La perdita di un figlio, significa avere la consapevolezza che quella vita destinata a prolungare il mistero delle generazioni si é tragicamente spezzata.Questa segna agli occhi di una madre e di un padre, una ferita mortale, un dolore infinito ed insopportabile, un anticipo della fine.Molto più facile sarebbe spostare una montagna, come si capisce in questa preghiera di due genitori che hanno visto i loro figli accomunati in un tragico destino.
Questa struggente preghiera lascia solo spazio, non alle parole consolatrici, ma ad un accorato appello alla Madonna in quanto Madre, che ha sofferto per la morte del figlio, e solo Lei può capire ed intercedere presso Dio per far sì che un giorno li possano riabbracciare nella Comunione dei Santi.
 Preghiera

"Signore ti preghiamo per i nostri cari figli che vivono nel Tuo regno.
Noi abbiamo sempre voluto il meglio per loro, sognavamo che ci superassimo in ogni cosa,
ma questo sorpasso é stato troppo azzardato e troppo precoce.
Troppo contro natura.
Le nostre ferite non si rimargineranno mai.
Allora imploriamo te Maria, che hai visto morire tuo Figlio, affinché tu ci dia la forza di andare avanti, di sostenerci nelle ore di angoscia, di solitudine e di disperazione.
Donaci la speranza che un giorno raggiungeremo i nostri figli per lodare insieme a loro, il Dio che ci ha creati.
Cari figli pregate per i vostri genitori, fateci sentire la vostra presenza, dateci ogni sera la carezza ed il bacio della buona notte"

 Riflessione 
La mamma é colei che  può prendere il posto di tutti gli altri, ma il cui posto non potrà mai essere preso da nessuno....
La sua perdita é un dolore troppo grande a cui non ci si rassegna facilmente se non si ha un po' di fede; ne sa qualcosa anche lo scrittore Alberto Bevilacqua che nel suo romanzo "Tu che mi ascolti" si rivolge alla mamma come se fosse ancora viva dicendo:
"Ci siamo amati anche nella vita più dura. Mia madre é morta ma io continuo a parlare con lei".


2 commenti:

  1. Non sono mamma, ma credo che tra tutte le perdite la perdita di un figlio sia la più devastante perchè è come se una parte di te se ne sia andata, una parte importante che hai curato con amore, amato più di ogni altra cosa...un amore che non ha uguali, non sono mamma ma conosco il dolore!

    RispondiElimina
  2. E' vero cara Flo, purtroppo il dolore lo conosciamo bene.
    Grazie della visita.

    RispondiElimina

Grazie per il vostro commento.